Cartone ondulato

In questa guida spiegheremo i vari tipi di cartone ondulato usato per produrre le scatole di cartone e le loro composizioni a seconda che sia un cartone ad un’onda, a due onde o triplo, a tre onde.

cartone ondulato

Cartone ondulato ad un’onda

Per identificare questo cartone, si indicano anzitutto nell’ordine le sigle delle tre carte, a partire dall’esterno.

Per esempio un cartone KMT ha una copertina esterna in KRAFT, poi l’onda in MEDIUM e la copertina interna in TEST. Un cartone in CFC ha le due copertine in CAMOSCIO, e l’onda in FLUTING. Questo cartone per pianetti si chiama più correttamente FFF, perché F e C sono la stessa carta.

Poi si indicano i titoli delle tre carte, sempre a partire dall’esterno. Per esempio un cartone 342 ha la copertina esterna con titolo 3, l’onda con titolo 4 e la copertina interna con titolo 2.

Infine si indica l’onda bassa (B) o alta (C oppure A).

Nel complesso un’identificazione completa di un cartone ad un’onda potrebbe essere KMT 342/A (adatto ad una scatola di qualità media ) oppure FFF 222/B (adatto ad un pianetto molto economico) o ancora per la massima qualità un KSK 565/A. Qui trovate la nostra guida su Come si producono le scatole di cartone.

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Cartone a due onde o triplo

Per identificare questo cartone, si indicano anzitutto nell’ordine le sigle delle cinque carte, a partire dall’esterno.

Per esempio un cartone KMFMT ha una copertina esterna in KRAFT, poi un’onda in MEDIUM, un foglio teso in FLUTING = CAMOSCIO, un’altra onda in MEDIUM e la copertina interna in TEST.

Il foglio teso fra le due onde è quasi sempre in fluting da 2 in quanto è economico ed assorbe molto bene la colla, garantendo compattezza al cartone.

Quando le due onde sono nello stesso materiale e il foglio teso intermedio è in fluting = camoscio, la sigla può essere abbreviata nel modo seguente: K3MT. 3M vuol dire MFM; 3F vuol dire FFF; e 3S vuol dire SFS.

Poi si indicano i titoli delle cinque carte, sempre a partire dall’esterno. Per esempio un cartone 54243 ha la copertina esterna con titolo 5, le onde con titolo 4 , il foglio teso con titolo 2 e la copertina interna con titolo 3.Se non viene indicato il tipo di onda, si intende che il cartone ha onde B e C . Ma è più corretto specificare la situazione reale e scrivere BC per il doppia onda normale ed EB per il microtriplo.

Nel complesso un’identificazione completa di un cartone a due onde potrebbe essere KMCMT 34243/BC (adatto ad una scatola di qualità medio alta ).

Un cartone a due onde molto robusto adatto a carichi molto pesanti viene chiamato vulcano : esiste in varie tipologie, contattateci per dettagli e campioni dei diversi tipi di cartone. Se necessario a tale cartone può essere abbinata una fascia interna di rinforzo.

Cartone a tre onde

L’ultimo dei tipi di cartone che andremo a identificare è quello a tre onde. È composto di 7 strati: una copertina esterna, un’onda, un teso intermedio, un’onda, un secondo teso intermedio, una terza onda e le copertine interne.

Lo spessore può arrivare a 15 mm, ottenibile di solito con tre onde alte 5 mm o in qualche caso con un’onda da 7 mm, una da 5 e una da 3.

Viene utilizzato per scatoloni di grandi dimensioni e per carichi pesanti. Spesso è abbinato ad una pedana in legno.

Non teniamo cartone a tre onde in formati pronti, ma possiamo realizzarli su misura, con un minimo di 50 pezzi.

Non esiste un cartone a tre onde di qualità standard perché la robustezza dipende dal tipo e dalle grammature delle carte utilizzate. Qui trovate le nostre scatole di cartone a tre onde e qui la nostra guida al Costo degli imballi di cartone.


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