Le imprese km zero stanno riscoprendo un principio semplice: meno distanza, più efficienza. In Piemonte la crescita delle Società Benefit indica una direzione precisa.
Molte aziende scelgono di collegare obiettivi economici con impatti sociali e ambientali misurabili. La logistica è il primo terreno dove questa scelta produce risultati concreti.
Prossimità significa ridurre chilometri, tempi e variabilità. Un fornitore vicino reagisce meglio ai picchi. Un magazzino di prossimità accorcia il lead time.
Ogni chilometro in meno riduce emissioni e costi di trasporto. Nella supply chain, mesi di progettazione si traducono in minuti risparmiati per colli: la differenza tra una linea fluida e un reparto che si ferma.
Il modello Benefit aiuta a dare ordine alle decisioni. Non è solo “green”: definisce una strategia in cui la scelta del materiale, del fornitore e delle quantità dialoga con KPI operativi.
La qualità dell’imballo influisce su velocità di applicazione, resistenza in viaggio, percentuale di resi. Misurare questi elementi consente di prevenire rotture, danneggiamenti e rilavorazioni.
Nei nostri progetti, tre accorgimenti portano spesso i maggiori benefici: scelta del nastro adesivo con adesione iniziale elevata (meno passate, meno rumore, più ergonomia), uso di film estensibile con prestiro adeguato (meno strati, maggiore stabilità), e carta e pluriball corretti per peso e fragilità del prodotto (imballo snello, meno riempitivi). Integrando fornitori locali quando possibile, i tempi di riordino si accorciano e la continuità aumenta.
Imprese a km zero: il Piemonte
Il Piemonte offre un ecosistema ideale per queste pratiche: rete di produttori, distribuzione capillare, competenze tecniche.
La prossimità diventa un fattore di robustezza della supply chain. Se un componente salta, la filiera corta permette alternative rapide. Scegliere il km zero non è solo sostenibilità, è gestione del rischio.
Come iniziare?
Valuta quattro misure base:
- chilometri medi per fornitura di imballaggi,
- tempo di approvvigionamento,
- percentuale di colli rilavorati,
- resi per imballo insufficiente.
Poi intervieni su materiali e processi:
- selezione dei nastri in funzione del cartone,
- verifica della stabilità pallet con film correttamente teso,
- standardizzazione dei formati.
Il passo successivo è la programmazione dei riordini su base consumi, meglio se con fornitori di prossimità.
Il vantaggio competitivo non sta nel prezzo del singolo rotolo, ma nel costo totale di processo. Un nastro che chiude al primo passaggio e un film che garantisce stabilità riducono minuti, scarti, rotture e reclami. Questo è il valore che il modello Benefit riporta dentro i bilanci: efficienza operativa, meno sprechi, più qualità.
Se vuoi applicare questi criteri alla tua azienda, possiamo costruire insieme una roadmap: audit rapido, proposte di sostituzione materiali, piano di riordino e indicatori di controllo. L’obiettivo è una logistica più veloce, sostenibile e prevedibile.
Contatta il numero 011/27.35.591 o scrivici a info@doppincolla.com
per una consulenza personalizzata con il nostro team di specialisti di imballaggi ecologici ed innovativi.
Doppincolla Srl Società Benefit – Torino
011 273 55 91 – info@doppincolla.com – Whatsapp 392 285 65 00