Dopo aver parlato di come controllare i costi del terzista, ci occuperemo di come pulire l’officina e il laboratorio.

Lo sporco, l’olio, il grasso, la polvere metallica e tanti residui di lavorazione vanno per legge gestiti come rifiuti speciali.

In questi casi il costo delle operazioni di pulizia diventa minimo rispetto al costo dello smaltimento; particolarmente complicato e costoso può diventare il costo di smaltimento di eventuali rifiuti liquidi


Come pulire l’officina e il laboratorio

Una ottimale pianificazione della pulizia prevede anzitutto l’utilizzo di un aspirapolvere industriale.

Un aspirapolvere a bidone con alta capacità di aspirazione (1300/1500W) , in grado di assorbire sia solidi che liquidi è la soluzione ideale per la pulizia giornaliera. Vengono eliminati tutti i rifiuti facilmente asportabili, che danno maggiore problematiche, senza aumentare la massa dei rifiuti con prodotti di pulizia o di assorbimento.

Nelle pozze liquide intorno alle macchine utensili potete versare qualche goccia di un detergente sgrassante concentrato, lasciandolo agire per qualche minuto prima di assorbire il liquido,

L’accumulo di sporco di difficile rimozione sarà ridotto; ma è inevitabile in una officina meccanica, e può rendere il pavimento scivoloso causando anche rischi di infortuni.

A seconda delle vostre lavorazioni, potrete essere obbligati ad un lavaggio a fondo due volte la settimana o una volta al mese.

La strategia migliore prevede di utilizzare poca acqua, un detergente specifico concentrato da utilizzarsi diluito al 20% e la pulizia a fondo solo delle zone in cui è necessario.

A seconda del tipo di sporco il liquido di lavaggio potrà essere assorbito tal quale da un bidone aspira liquidi; normalmente conviene utilizzare un materiale assorbente come la seppiolite, e procedere poi a una pulizia meccanica del composto ottenuto.
Questo verrà poi assorbito da un aspirapolvere. L’alta assorbenza della seppiolite riduce al minimo il materiale da inviare allo smaltimento.

Dopo aver pulito a fondo le zone unte e difficili, si potrà completare la pulizia. Si può utilizzare un detergente molto più diluito e dei panni in microfibra.


Pulizia dei macchinari

Per mantenere puliti i macchinari, conviene utilizzare un detergente concentrato, senza diluirlo, e utilizzare dei panni in tessuto-non-tessuto.  Il pezzame in cotone va bene per pulizie di sporco non inquinante; ma se utilizzato per grassi o oli va gestito come rifiuto speciale, con costi elevati.

Ci sono lavanderie che propongono di consegnare pezzame pulito e recuperare il pezzame sporco. Sono soluzioni in genere costose, e che non eliminano la necessità di smaltire altri rifiuti speciali. In lavorazioni con pezzi taglienti è la soluzione adatta, perché il tessuto-non-tessuto non è idoneo per resistere al taglio.

Una soluzione operativa molto valida, è circondare le macchine con una pedana drenante, con un grigliato antiscivolo a 20 centimetri di altezza e una vaschetta di seppiolite assorbente sotto il grigliato. Si assicura così un ambiente operativo più sano, un inquinamento ridotto al minimo e una migliore protezione antinfortunistica per il lavoratore.

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