Caro-Materiali per imballaggio e produzioni a rischio: programma OGGI i tuoi acquisti (evitando anche la Plastic Tax)

 

caro materiale imballaggio

Caro materiali imballaggio. Cosa puoi fare per evitarlo?

La nuova sfida: affrontare in azienda i rincari dell’energia. Prima che questi paralizzino i processi produttivi che divorano energia con la stessa foga di un orso uscito da 7 anni di letargo.

E con l’aumento del costo dell’energia abbiamo l’aumento dei prezzi delle altre materie prime. Come dei materiali utilizzati per gli imballaggi in carta, cartone e plastica.

 

Un esempio su tutti? La carta da macero, passata dagli 11 euro a tons stimati a febbraio 2020 agli attuali 140 euro a tons.

Non diversa la situazione della plastica. L’aumento dei costi delle materie plastiche hanno fatto lievitare i costi dei nastri adesivi tradizionali.

Idem per i costi di film da imballaggio: raggiunti livelli record con incrementi a doppia cifra nell’arco di pochi mesi.

A tutto questo, se ci aggiungiamo che il prezzo del trasporto su container, misurato dal World Container Index, è cresciuto del + 243% rispetto al 2020…

…abbiamo la tempesta perfetta dentro la quale dobbiamo navigare per non rimanere a secco con il reperimento dei materiali da imballaggio.

In un contesto del genere, è facile immaginare che la qualità dei materiali potrebbe passare in secondo piano. 

Ma questo sarebbe un tremendo errore! 

Perché materiali scadenti (come vedremo nelle prossime pagine di questo numero de “Il Talentuoso”) significa anche un’alta possibilità di danni alla merce durante il trasporto. 

E clienti insoddisfatti che ti sommergono di domande di risarcimento danni. 

Un danno incalcolabile.

Questa è solo una delle possibili conseguenze negative di usare materiali di qualità non adatta.

La soluzione invece è correre ai ripari al più presto, facendo una giusta scorta. 

Hai almeno due mesi di scorte (come sicurezza)
di tutti i materiali da imballaggio che usi?

Affrontare un possibile blocco delle produzioni o un eccessivo caro materiali è possibile. 

Il primo passo è quello di avere delle scorte. E poi fare in modo di avere una programmazione dei tuoi acquisti per mantenere sempre queste scorte. 

Ecco… riuscire a valutare in anticipo quanto materiale ti serve è fondamentale. 

Un modo corretto di programmare i tuoi acquisti è quello di affidarsi a qualcuno che lavora da anni aiutando le imprese proprio in questo. 

In pratica affidarsi ad un vero specialista, che ti saprà indirizzare anche verso i prodotti più performanti in base alle tue esigenze.

 

Caro-materiali: l’ecosostenibilità non solo come via di fuga, ma trampolino di lancio?

 

Il caro-materiali può essere un’occasione anche per iniziare ad introdurre (ne parleremo in maniera più dettagliata nell’articolo a pagina 18 e 19) materiali da imballaggio ecosostenibili.

Materiali solo all’apparenza più costosi, ma per le aziende lungimiranti possono essere un trampolino di lancio. Non solo dimostrando un’attenzione particolare verso l’ambiente, ma a tutta l’economia stessa. 

È il concetto di Economia Circolare. Un’economia basata sull’ uso intelligente, sostenibile e integrato delle risorse e degli scarti dei processi. 

Oggi la principale strategia per generare crescita e occupazione nell’Unione Europea. 

In definitiva, sta anche a noi, con le scelte che possiamo fare ogni giorno, anche partendo dai materiali di imballaggio, contribuire a tutto questo.

Uscendo una volta per tutte, da scelte fatte solo per abitudine o in base alle logiche del prezzo più basso. 

caro materiale imballaggio

Caro materiali imballaggio. Evitare la plastic tax

In ultimo, ma non per importanza, spostandosi verso i materiali ecologici si può evitare la Plastic Tax.

Infatti la Plastic Tax dopo i rinvii del 2021 e del 2022 dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2023.

Quindi se da una parte abbiamo l’aumento dei costi dei materiali, dall’altra abbiamo la possibilità di diminuire l’incidenza di tasse come quella del CONAI o la Plastic Tax.

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